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sabato 14 gennaio 2012

Frammenti per una cerimonia alla dea Ecate


I
Luna che brilla sopra un mare in tempesta. Nuvole a strati coprono le stelle. Un uomo e una donna camminano sul filo di un molo quadrangolare.

II
Alle spalle la facciata di un albergo chiuso. Le onde si frangono con violenza contro i pilastri di cemento. Ci sono schizzi dappertutto. L’uomo e la donna, in meditazione, si ignorano pur essendo insieme.

III
Il vento soffia forte a tratti, poi si placa improvvisamente. La donna è seduta sopra una sedia di vimini e guarda l’orizzonte. L’uomo in piedi al suo fianco gioca con il falco dei ricordi.

IV
Inversione delle parti. L’uomo è seduto. La donna accanto a lui in piedi guarda verso le vasche dove una volta guizzavano i pesci. Pietrificazione delle due figure alla debole luce di un lampione lontano.

V
Traslato. Figure nell’uragano in caccia macabra. L’uomo siede su una carrozzella d’acciaio per infermi. La morte in abiti femminili lo assiste come trepida infermiera e gli addita l’infinito.

VI
Rischiaramento del cielo. Voci di spettri nelle sale dell’albergo. L’uomo stringe a sé la donna che si schermisce. Tentativo di fuga e circumnavigazione del quadrilatero da parte dello stesso. Cessazione del vento.

VII
Ripiegamento nell’entroterra. Ombre che lottano per la sopravvivenza all’ultimo ponte trabeato. La donna è china sulla prima vasca. Dietro di lei l’uomo salta fra gli scalmi e le nasse ammucchiate simulando una minaccia diretta.

VIII
Inversione delle parti. L’uomo è in posizione avanzata presso la seconda vasca. La donna, in pantomima di aggressione, procede lentamente alle sue spalle. Arresto del tempo e metafora dei contenuti.

IX
Traslato. Passato e presente lottano nella mente di due assassini. Ognuno per conto suo vive un dramma differente. Contrapposizione e successivo annullamento delle loro battute nei campi rispettivi.

X
Rapido arretramento nella terrazza antistante l’albergo. L’uomo presso le docce esterne è coinvolto in un duello mortale. La donna, ignara, percorre ancora con lo sguardo il corso dei flutti. Il cielo intanto si è rabbuiato.

XI
La donna è seduta, con le spalle alla vetrata dell’albergo. La sua testa sopravanza la spalliera della sedia e penzola all’indietro in modo innaturale. L’uomo, in piedi davanti a lei con le braccia conserte e le gambe divaricate, la contempla ghignando.

XII
Traslato. La donna è seduta sopra una poltrona di vimini con la gola squarciata. La morte in abiti maschili ne segue l’agonia e offre libagioni al mare e alle stelle. Alcuni bambini osservano la scena e disapprovano.

XIII
Definitivo ritorno sulla terraferma. L’uomo e la donna corrono per mano in una strada deserta. Da splendidi nemici si sorridono intuendo prossima la fine. All’arresto della corsa crollano le ultime barriere.

XIV
Traslato. Due pupazzi di stoffa corrono a rompicollo tenendosi per mano. Un uomo e una donna, ambedue muniti di balestre con cannocchiale, li prendono lentamente di mira. Il tonfo dei corpi è sommerso dal rumore del mare.

XV
Viaggio notturno sul litorale. TRASFIGURAZIONI.
Silenzi. Avvio a nuove morti.

Luciano Pirrotta